giovedì 1 marzo 2012

Facebook per insegnanti ..ma non solo!


“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno”. (MT)

Da molti anni cerco di coinvolgere colleghi, amici e allievi nell'uso del web 2.0 e nell'esperienza sociale di un web sempre più coinvolgente, user-friendly e dalle enormi potenzialità creative, informative e di crescita personale

L'entusiasmo e la grande passione per questo mezzo, la convinzione che nella condivisione tout court si racchiuda una vera e propria crescita della persona a tutto tondo, ha scalfito solo di rado i preconcetti, le abitudini e le paure derivanti dall'inesperienza, dall'incompetenza e dalla scarsa dimestichezza con gli strumenti tecnologici, delle persone a cui ho offerto un'opportunità di crescita in tal senso.
Una paura alimentata da una cultura pre-tecnologica dura a morire, oltre che dal clima di terrorismo mediatico che, negli ultimi anni, hanno pervaso un mainstream sempre più arroccato su interessi di bottega, per nulla lungimiranti e a favore del bene comune.
I continui tentativi di imbavagliare la rete da parte di molte istituzioni, politiche e non, ne sono solo l'evidente avanguardia.

Ho dovuto assistere spesso ad incontri e conferenze dove veniva prepotentemente veicolata la disinformazione, la demagogia e solo gli aspetti negativi di uno strumento che poco o nulla ha a che vedere con i comportamenti delittuosi, del tutto irrisori, anche se non meno deplorevoli, di talune persone, rispetto agli enormi vantaggi, potenzialità ed esempi  costruttivi di uso intelligente e socialmente proficuo di internet, volontariamente sottaciuti.

Siamo figli del nostro tempo e della politica del terrore che mantiene i popoli in uno stato di perenne coma farmacologico.

Bisogna ammettere che anche la maggior parte delle istituzioni scolastiche (specie italiane) hanno fatto la loro parte, ingannate e ingessate in uno schema di formazione arcaico, che non tiene conto della sete di una Informazione e dell'arricchente necessità di esplorare nuovi modi di imparare, di comunicare e di socializzare, specie dei giovani, da sempre più disponibili ad uscire dagli schemi e dai fardelli preconfezionati.


L'Italia poi, non brilla certo di primati in fatto di informazione, informatizzazione e diffusione della banda larga.

Anche in questo, in altre parti del mondo, hanno riconosciuto nell'informatizzazione un diritto socialmente garantito e sviluppando perciò la ricerca e l'applicazione di nuove metodologie e tecnologie che ci forniscono esempi e strumenti di riflessione di grandissimo interesse, tracciando al contempo una voragine culturale difficilmente recuperabile.

Inizio qui un percorso di diffusione un documento molto interessante, realizzato da tre esperti americani del settore, che forniscono finalmente una visione più coerente e completa di quello che potrebbe rivelarsi una strategia vincente per svecchiare i metodi di apprendimento e di condivisione della cultura all'interno delle agenzie educative e formative.



Facebook per Insegnanti
Linda Fogg Phillips, Derek Baird, MA, e BJ Fogg, Ph.D.


Gli insegnanti tradizionalmente aiutano i genitori a insegnare ai giovani il giusto comportamento nei confronti degli altri. Ora, con l'esplosione dei social media, gli insegnanti possono affrontare con i giovani un discorso più ampio sulla cittadinanza digitale e il comportamento online. La Sezione 4 spiegherà il significato della cittadinanza digitale. Gli insegnanti hanno la possibilità di insegnare ai giovani a usare Internet in modo sicuro, etico e responsabile.
Oggi Facebook gioca un ruolo importante nella vita di milioni di studenti. Viene spontaneo porsi la domanda: "È un bene o un male per gli insegnanti?"

Come voi, anche noi abbiamo sentito notizie che sollevano domande sull'abuso delle tecnologie digitali, compresi i siti di social networking. È comprensibile che diffidiate del modo in cui i social media stanno influenzando gli studenti o che vi sentiate preoccupati per il modo in cui la nuova tecnologia sta cambiando la classe. Potreste chiedervi se esiste un modo per incanalare l'entusiasmo degli studenti verso siti come Facebook per raggiungere i vostri scopi educativi.

Ci sono buone notizie su questo fronte: Facebook può migliorare l'apprendimento non solo all'interno della classe, ma anche al di fuori. Il modo per ottenere questo risultato potrebbe non essere tanto ovvio: ecco perché abbiamo creato questa guida. Nelle pagine che seguono vedremo i sette modi in cui è possibile utilizzare Facebook in modo efficace nell'insegnamento e nell'apprendimento.

Sappiamo che oggi è difficile essere un insegnante. La nostra speranza è alleggerire il peso rappresentato dalla nuova tecnologia offrendo spiegazioni chiare sull'uso di Facebook per l'insegnamento. Riteniamo che le informazioni riportate in questa guida possano aiutarvi a trasformare le sfide dei social media in opportunità per voi e per i vostri studenti.

7 modi in cui gli insegnanti possono usare Facebook
1. Aiutare a sviluppare e rispettare la politica della scuola relativa a Facebook.
2. Incoraggiare gli studenti ad attenersi alle linee guida di Facebook.
3. Restare aggiornati sulle impostazioni di sicurezza e sulla privacy di Facebook.
4. Promuovere una buona cittadinanza nel mondo digitale.
5. Usare le funzioni Pagine e gruppi di Facebook per comunicare con gli studenti e i genitori.
6. Abbracciare gli stili di apprendimento digitali, sociali, mobili e "sempre online" degli studenti del 21° secolo.
7. Usare Facebook come risorsa di sviluppo professionale.